
“L’ignoranza è il miglior fertilizzante del mondo” (Anonimo)
Ernesto è l'epitome del giovane comunista meridionale. Un simpatico fankazzista, romantico esteta patito di vino, donne e canzoni.
Costantemente single, musicista per diletto, amante di cinema e letteratura sud americana. Il suo scrittore preferito è Sepulveda. Il film del momento "Tony Manero" di Pablo Larraín. La band, ancora gli inossidabili Manu Chau.
Oggi è martedì, e come di consueto si recherà nel cinema dove danno sempre film asiatici low budget.
Ernesto, è stato affettuosamente soprannominato "La Puzzola", per via della sua mania di lavarsi esclusivamente con costosissimi saponi che acquista al mercato equo e solidale gestito da una ragazza di cui egli è attualmente invaghito.
Ma la vera tragedia è che Ernesto, studente di medicina al terzo anno fuori corso, è spesso piombo ad un palo: quello ahimè di denari.
In questo periodo porta i capelli lunghi alla Andrea Rivera e somiglia ad un centrocampista del Paraguay anni ottanta.
Insomma, questo tupamaros all'olio d'oliva, che attualmente lavora di tanto in tanto in un pub, molto in voga fra gli ambienti di certa sinistra locale, chiamato "Kafka Break", è perennemente in bilico fra l'erezione e l'oblio, tra l'attivismo politico e l'ozio completo...
(Continua)

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